SPECIALE IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL
IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL ROMANZO - LA TRILOGIA
di Diana Wynne Jones
B, 656pp, b&n € 35.00
La giovane Sophie vive a Market Chipping, nel lontano e bizzarro paese di Ingary, un posto dove può succedere di tutto, specialmente quando la Strega delle Terre Desolate perde la pazienza. Sophie sogna di vivere una grande avventura, ma da quando le sorelle se ne sono andate di casa e lei è rimasta sola a lavorare nel negozio di cappelli del padre, le sue giornate trascorrono ancor più tranquille e monotone. Finché un giorno la perfida strega, per niente soddisfatta dei cappelli che Sophie le propone, trasforma la ragazza in una vecchia. Allora anche Sophie è costretta a partire, e ad affrontare un viaggio che la porterà a stipulare un patto col Mago Howl, a entrare nel suo castello sempre in movimento, a domare un demone, e infine a opporsi alla perfida Strega. Insomma, Sophie, nel tentativo di ritrovare la sua giovinezza, dovrà affrontare suo malgrado molte più avventure di quante ne avesse mai sognate!
IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL
di Valeria Arnaldi
B, 190pp, col. € 22.00
La bellezza, come ambizione, maschera, linguaggio e perfino "prigione" di quanti esclude dai suoi canoni-gabbia. La solitudine come reazione alla moltitudine di una comunità che divora e consuma, senza rendersi conto del molto - e perfino dello straordinario - che spreca. La paura del vivere e il dolore di crescere. L'obbligo della metamorfosi, che negli anni impone la trasformazione come misura dell'adattamento, facendo della ripetizione del Sé una forma violenta di ribellione. Poi, la guerra. Feroce, crudele, evidente, spaventosa e condannata. E la battaglia dell'Io alle prese con lo specchio, nel tentativo di "riconoscersi" e nell'angoscia di non trovarsi. Il tempo e la depressione. La magia, senza artifici, del quotidiano. C'è tutto questo e, in realtà, molto di più nel film di Hayao Miyazaki "Il castello errante di Howl", storia di maghi e sortilegi, bombe e distruzione, che, proprio discostandosi dalla norma per entrare nel fantastico, paradossalmente si traduce in un inno alla Vita, con la maiuscola del suo mistero di ogni giorno, dove l'incantesimo è presupposto, non soluzione, e il vero "incanto" è l'orizzonte. Miyazaki insegue la meraviglia e la "riconosce" - o inventa - ovunque. Il film piace. Nella sua follia, ma più ancora nella sua poesia. E nelle sue dure condanne. Miyazaki riceve il Leone d'Oro alla carriera a Venezia. Howl si fa canone e sogno. Una monografia dedicata al film capolavoro del regista giapponese.
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