I RACCONTI DEL FUMETTARO - 4.
22 aprile 2000. Quella mattina tirai su la serranda senza minimamente pensare a dove tutto ciò mi avrebbe portato. La giornata era bella, l'aria emanava il piacevole odore della vernice fresca e il negozio si presentava con qualche centinaio di fumetti, un paio di peluche extralarge e merchandising assortito dei principali anime giapponesi. Nel centro del negozio due tavoli in formica accoglievano i visitatori con poster e riviste di fantascienza in lingua originale. Diavolo, si può dire che ci sarebbero potute stare venti persone sovrappeso! 😨
Forse era giorno di pensioni, forse era l'aria di mare, fatto sta che ben presto un gruppetto di attempate signore si radunò a debita distanza dalla vetrina, cercando di interpretare i prodotti di questo neonato INKiostro. Non riuscendo nell'impresa, agguantarono il primo postino in partenza per il giro di consegne, convinte che potesse saperne più di loro.
Così, mentre sono alla scrivania a prendere confidenza con il programma di archiviazione, il postino in questione getta la testa dentro, salutandomi. Dopo pochi secondi torna dalle sue mandanti, per lasciare loro un'unica laconica frase:
"A l'è robba de compiute!"
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